giovedì 30 aprile 2009

Il cielo di metallo


Da alcuni anni, e con sempre maggiore frequenza, nei nostri cieli appaiono inspiegabili "scie" biancastre, troppo basse, troppo voluminose, troppo persistenti, troppo ordinate... troppe per essere semplicemente le ben note scie degli aerei a reazione. In Europa, Nord America, Canada, Russia, il fenomeno ha suscitato grande e preoccupato interesse, con studi, servizi giornalistici, interrogazioni parlamentari (numerose pure in Italia e dei diversi schieramenti), anche e soprattutto in seguito a episodi di intossicazioni e strane malattie manifestatasi proprio in zone nei cui cieli le "scie chimiche" erano apparse. Sali di bario, sali d’alluminio, di quarzo… questi alcuni degli agenti chimici rilasciati e ritrovati in alte quantità nelle acque piovane, nella neve, nei terreni.
La domanda nasce spontanea: perché?
L’ipotesi più accreditata è quella di esperimenti di modificazione del microclima, visto anche l'accordo di collaborazione firmato nel 2003 "Cooperazione Italia-U.S.A. su Scienza e Tecnologia dei cambiamenti climatici" http://www.scribd.com/doc/9381320/PianodettaglioAccordo-Italia-Usa-Sul-Clima. Inoltre vi sono implicazioni riguardo ad utilizzi militari, soprattutto in relazione alle telecomunicazioni e alla Haarp un sistema di guerra climatica che sarebbe stato messo a punto dal governo degli Stati Uniti ed i suoi alleati. "Haarp (High Frequency Active Auroral Research Program, cioè «programma di ricerca attiva aurorale con alta frequenza») consiste in una selva di enormi antenne eretta nel bel mezzo della foresta boreale dell'Alaska, per alcuni beniformati capace di condizionare il clima continentale alterando con microonde la temperatura o l’umidità". Lo dice l'ex Generale dell'esercito italiano Fabio Mini commentando il documento dell'USAF "Owning the weather in 2025" (Impadronirsi del clima entro il 2025). http://www.scribd.com/doc/2169816/Owning-the-weather-la-guerra-globale-ambientale-e-gia-cominciata. Il Generale Mini parla esplicitamente di HAARP come "di un'arma capace di sconvolgere il clima e l'ambiente naturale del pianeta. L'attività di irrorazione attraverso le scie chimiche è parte del programma militare e politico mondiale nascosto, negato e proprio per questo assolutamente nocivo. È un aspetto del problema della guerra globale dell'ambiente che coinvolge tutte le nazioni e gli apparati militari del mondo". Nel suo commento farà un'analisi storica dettagliata e schietta che spazzerà definitivamente via tutte le illusioni sull'"altruismo" di chi in realtà dovrebbe proteggerci. Un'ammissione lucida e sconvolgente.

Considerazioni: le rivelazioni che riguardano questi avvenimenti potrebbero generare un senso di incredulità, paura e smarrimento in molte persone. Ciononostante, a mio avviso, non sarebbe corretto ometterne la condivisione solo perchè le reputiamo "brutte" notizie. Paura, smarrimento, senso di impotenza sono reazioni normali e giustificate che tutte le persone sensibili hanno ma è la reazione che, chi sparge queste porcherie, vuole che abbiamo. Io credo che dobbiamo superare la visione dell'immediato, che è superficiale, emotiva e parziale, e svilupparne una che ci consenta di cogliere lo scopo del tutto ed agire nel miglior modo possibile.
Come ricordano i saggi R'shi dello Yoga e gli scienziati della fisica quantistica, la capacità di trasformare un evento negativo in positivo, dipende dal punto dal punto di vista che assumiamo, e questo a sua volta dipende dal livello di coscienza che viviamo. E' oggi necessario più che mai rendersi pienamente conto dei doveri e delle responsabilità che l'essere cittadini del mondo comporta ed agire di conseguenza. Senza paura...perchè non vi è nulla di più facile da controllare di una persona infelice che vive nella paura.

- Documentario "Scie chimiche e HAARP" di V. Gambino e D. Benvenuti: http://video.google.com/videoplay?docid=7865809771146992198&ei=hwj6SdjvCp7e2gKtjtnDDw&q=HAARP
- Siti web www.sciesardegna.it e www.tankerenemy.com

- Libri consigliati "La fisica dell'anima" Fabio Marchesi; "Dopo il capitalismo" Dada Maheshvarananda; La serie "Pro.U.T. in a nutshell", "Cosmic Society" di P.R. Sarkar; "America: il nuovo tiranno" Noam Chomsky.

Cooperazione Italia-U.S.A. su Scienza e Tecnologia dei cambiamenti climatici

Sul sito di Tanker Enemy è riportato che "nel 2003, l'Italia, con il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, stipulò un accordo di collaborazione con gli Stati Uniti denominato "Cooperazione Italia-U.S.A. su Scienza e Tecnologia dei cambiamenti climatici". Questo accordo, ufficialmente è volto allo studio dei fenomeni atmosferici, ma in realtà, come si deduce dai vari paragrafi del documento, implica la diffusione di sostanze chimiche dannose in atmosfera, tramite aerei opportunamente attrezzati, per verificare gli effetti delle stesse sulla biosfera. Il risultato di tale convenzione è la più costosa attività di tutta la storia italiana! Si tratta dell'operazione denominata scie chimiche".

Di seguito trovi il documento fatto "misteriosamente" sparire dal sito del Ministero della Difesa (??) ma salvato in tempo dall'attivista e ricercatore indipendente Rosario Marcianò.
http://www.scribd.com/doc/9381320/PianodettaglioAccordo-Italia-Usa-Sul-Clima#document_metadata

Ulteriori informazioni:
http://www.tankerenemy.com/

http://educate-yourself.org/cn/chemtrailsexoticweapons26feb06.shtml

martedì 28 aprile 2009

La guerra interiore


« O uomo! Viaggia da te stesso in te stesso. » (Maulānā Gialāl al-Dīn Rūmī)

Maulānā Gialāl al-Dīn Rūmī, conosciuto in tutto il mondo semplicemente come Rumi (1207–1273), è stato un poeta e mistico persiano. Fondatore della confraternita sufi dei "dervisci rotanti" (mewlewi), è considerato il massimo poeta mistico della letteratura persiana. Di seguito una delle sue poesie dal titolo "La guerra interiore".

Posa la tua gota un istante su questa guancia ebbra.
Fammi dimenticare la guerra e la ferocia in me.
Ho in mano queste monete d'argento: dammi il tuo vino di luce dorata.
Tu hai schiuso le sette porte del ciel, ora posa la tua mano unifica sul mio cuore serrato.
Tutto ciò che ho da offrire è questa illusione: me stesso.
Dagli un soprannome, ché almeno questo sia reale.
Solo tu puoi rinsaldare ciò che tu hai spezzato: aiuta il mio cuore spezzato.
Non chiedo dolci di pistacchio, ma il tuo amore eterno.
Cinquanta volte ho detto: "cuore, lascia la caccia e salta in questa rete".

lunedì 27 aprile 2009

Lo Yoga come era alle sue origini



Lo "Yoga Integrale" non è un nuovo tipo di yoga o un metodo diverso per praticare questa antica disciplina.
Si tratta di una definizione scelta per indicare che ci si appresta alla pratica dello yoga in modo completo, integrando tra loro tutte le varie pratiche che lo compogono sin dalle sue origini.

Le posizioni, le tecniche di respirazione, lo stile di vita, l'alimentazione, il rilassamento ed il riposo, la meditazione con tutte le sue fasi di distacco, concentrazione e contemplazione vanno a costituire un sistema completo di pratiche che gli antichi Maestri avevano sviluppato e organizzato dando origine allo yoga, più precisamente questo sistema si chiama Astanga Yoga .

Essendo lo yoga una disciplina molto antica, nel corso dei secoli ha subito (e continua a subire) varie influenze entrando in contatto con paesi e culture diverse da quella in cui ha avuto origine, la cultura del Tantra, antica culla della sapienza e dell'esperienza indiana.

Ai nostri giorni può quindi risultare difficile orientarsi tra i diversi stili e le diverse mode che ruotano attorno alla parola yoga, per questo motivo cerchiamo di fare chiarezza cercando di diffondere le conoscenze di base che possono essere utili a chi si avvicina a questa splendida disciplina per la prima volta.

In questo sito, questa antica disciplina è presentata in modo semplice e chiaro ma allo stesso tempo completo, dando uno stimolo ad approfondire lo yoga in tutti i suoi aspetti.


http://www.yogafirenze.it/

Latte e pus


(Titolo dell'immagine: "Ad ogni specie il suo")

Fonte: http://www.infolatte.it/salute/latte_pus.html

Le mucche, negli allevamenti intensivi, sono costrette a produrre una quantità di latte pari a 10 volte l'ammontare di quello che sarebbe necessario in natura per nutrire il proprio vitello. Le mammelle enormi, quando in piena attività, possono produrre più di 40 litri di latte al giorno. Sono tese, pesanti, dolenti. Non sorprende che ogni anno un terzo delle mucche sfruttate nei caseifici soffra di mastite (una dolorosa infiammazione delle mammelle, che viene curata con antibiotici).

Ma non solo di questo soffrono le mucche: tutti gli animali d'allevamento intensivo sono animali poco sani, in quanto tenuti in condizioni di sofferenza in spazi angusti e innaturali, matenuti "in salute" (si fa per dire) solo grazie alla gran quantita' di farmaci e antibiotici mescolata ai mangimi. Il latte di mucca, quindi, e' un liquido ben poco sano che contiene:

- farmaci di vario genere che sono addizionati al mangime e che si accumulano nelle loro carni e nel loro latte;
- erbicidi, pesticidi, usati per coltivare i mangimi per gli animali (si accumulano nel corpo degli animali);
- sangue, pus, feci, batteri, virus.

Con queste affermazioni non si vuole spaventare nessuno, per carità, ma il dato oggettivo è che il pus passa nel latte assieme alle altre sostanze ed e' stata stabilita una normativa comunitaria che definisce quanto pus può essere ammesso nel latte senza, secondo loro, avere danni alla salute. Secondo la direttiva, in un millilitro possono esserci fino a 400.000 "cellule somatiche" - il nome scientifico per indicare quello che comunemente e' chiamato "pus" - e un tenore di germi fino a 100.000. In un litro quindi ci possono essere 400 milioni di cellule di pus e 100 milioni di germi.

Questi limiti sono indicati nella Direttiva Europea 92/46/CEE recepita dal DPR 14.01.1997 N. 54

In sostituzione al latte vaccino esistono dei prodotti vegetali di soja, avena, riso, mandorle che sono molto nutrienti, gustosi e ricchi di proteine per il fabbisogno quotidiano di grandi e piccini.

Per info su prodotti alternativi al "latte" vaccino http://www.mednat.org/alimentazione/latte_vegetale.htm

sabato 25 aprile 2009

Vienici a trovare



Il centro yoga dell'Ananda Marga a Bologna si trova in via San Tommaso del mercato n° 1/e, nelle adiacenze di via Indipendenza e di via Augusto Righi.
All'interno si svolgono corsi teorici e pratici, gratuiti e a pagamento.

Per maggiori informazioni sulle nostre attività visionate il seguente sito: http://www.anandamargabologna.it/

mercoledì 22 aprile 2009

Salute, etica ed ambiente

Ormai sono in molti ad affermarlo: mangiare meno carne contribuirebbe a diminuire notevolmente le emissioni di CO2 nell’atmosfera.
Ne abbiamo già parlato in passato citando il National Institute for Agricultural Technology dell’Argentina. Oggi è la volta della tesi dell’economista indiano Rajendra Pachauri, presidente del Gruppo intergovernativo di esperti delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (IPCC).
Lo scorso 8 settembre, a Londra, Pachauri ha presentato un documento dal titolo “Riscaldamento globale: l’impatto sui cambiamenti climatici della produzione e del consumo di carne”.

Secondo l’economista produrre 1 kg di carne ha tantissimi costi in termini ambientali:
- si emettono ben 36,4 chili di anidride carbonica;
- si rilasciano nell’ambiente sostanze fertilizzanti pari a 340 grammi di anidride solforosa e 59 grammi di fosfati.
- in pratica produrre un chilo di carne ha lo stesso impatto ambientale di un’auto media europea che percorre 250 chilometri!

D’altra parte produrre carne prevede una serie di attività che necessitano energia ed inquinano. Bisogna organizzare trasporti che rispettino la catena del freddo, nei supermercati sono necessari frigoriferi, è necessario un packaging adeguato per offrire il prodotto ai consumatori i quali, poi, consumeranno dell’altra energia per cucinare la carne e produrranno dei rifiuti per smaltire gli avanzi.
Nel suo studio Pachauri esamina anche l’impatto dell’allevamento in termini di sfruttamento del suolo. In particolare, il settore zootecnico sfrutta il 30% delle terre del pianeta e il 70 % di quelle destinate all’agricoltura. Il 70% della foresta amazzonica ormai scomparsa è ora occupato da pascoli e campi coltivati a foraggio. Una produzione, quest’ultima, che preoccupa gli esperti perché determina sovrasfruttamento del suolo.

Produrre carne necessita, inoltre, di una quantità di acqua maggiore rispetto ad altre produzioni vegetali. Ecco qualche esempio:
- per ottenere un chilo di mais sono necessari 900 litri di acqua;
- per un chilo di riso 3.000 litri;
- per un chilo di pollo 3.900 litri;
- per un chilo di maiale 4.900 litri;
- per un chilo manzo ben 15.500 litri di acqua!

L'anatomia comparata, inoltre, mostra quali siano le diversità a livello di struttura anatomica delle mascelle, dei denti, degli organi digerenti ed escretori ed infine della forma delle estremità (mani, piedi, zampe negli animali) fra le specie erbivore, carnivore, frugivore.
In base a questi studi, si è capito che l'uomo è fondamentalmente un "frugivoro", ossia è predisposto ad un'alimentazione a base di frutta, verdura e semi; si deduce pertanto che ha aberrato e diffuso le sue abitudini alimentari con usanze e tradizioni che ne hanno degenerato completamente la salute e l'evoluzione ad ogni livello.

Per maggiori informazioni:
http://www.saicosamangi.info/
www.viverevegan.org/
http://www.agireora.org/

martedì 7 aprile 2009

Il pianeta verde di Coline Serreau



Verde non come marziano. Verde come prati, montagne. Con ruscelli e laghi limpidi e accarezzati da una brezza ottimale, gente vestita in abiti semplici ed essenziali. Questo pianeta secondo Coline Serreau si trova in un punto del nostro universo ad uno stadio evolutivo molto molto più avanzato, tanto che non ci sono più macchine, né inquinamento di altro tipo, non c'è moneta, non c'è Stato, non ci sono gerarchie: il pianeta viene amministrato e gestito in totale collaborazione ed armonia ed una volta ogni tanto gli abitanti o dei loro stretti rappresentanti (non c'è neanche sovrappopolazione naturalmente) si riuniscono in assemblee per pianificare le nascite, scambiarsi informazioni sui vari raccolti, scambiarsi materialmente cose e persone (servizi) a seconda di dove servono e si decide quale pianeta andare a visitare per imparare qualcosa dagli altri. Nessuno vuole mai andare sulla Terra, sono oramai 200 anni che nessuno vi si reca più visto il livello evolutivo troppo basso.
"Il pianeta verde" è un film unico nel suo genere che in forma di commedia ci racconta come un popolo simile al nostro sia avanti migliaia di anni luce rispetto a noi. Le loro usanze e il loro modo di vivere ci fanno capire quanto il nostro stile di vita sia controproduttivo, scialbo e antiquato.
Per me, voto: 5*****

Il film lo trovi qui:
http://video.google.it/videoplay?docid=-3658892960097906379&hl=it