martedì 12 gennaio 2010

È meglio produrre aspirina o eroina?


Droga e medicina sono state spesso associate fin dall’antichità, ma la vicenda più incredibile si ebbe alla fine dell’Ottocento, quando la Bayer inventò l’eroina e la provò sui suoi dipendenti.

Una medicina «eroica»
Le storie dell’aspirina e dell’eroina, le più influenti «medicine» del ventesimo secolo – una legale, l’altra illegale – sono intrecciate fra loro attraverso la figura di un chimico della Bayer, Heinrich Dreser. Egli era stato un chimico assai promettente: ottenne il dottorato ad Heidelberg, poi lavorò presso numerosi laboratori e insegnò all’Università di Bonn. Quando venne assunto dalla Bayer, colosso della farmaceutica tedesca, gli venne affidato il compito di testare la qualità e la sicurezza dei nuovi prodotti.

Nel 1897 Felix Hoffmann sintetizzò l’aspirina e la raccomandò, entusiasta, a Dreser, che la rifiutò dopo un esame molto superficiale. Infatti, Dreser aveva in mente un altro prodotto, dalle grandi potenzialità: l’eroina.
Da tempo gli scienziati cercavano un prodotto che potesse sostituire la morfina come antidolorifico senza provocare dipendenza: Dreser era convinto che l’eroina avrebbe soddisfatto questa esigenza, diventando così una grossa fonte di introiti per la sua ditta. Testò la sostanza su cavie animali e anche su dipendenti della Bayer: furono proprio questi ultimi a descrivere gli effetti della droga, dicendo che li faceva sentire «eroici». La nuova sostanza fu così chiamata «eroina» e presentata nel 1898 come un medicinale eccellente contro la tosse ma soprattutto molto più efficace della morfina per calmare il dolore, senza peraltro che ci fosse pericolo di assuefazione.

In un periodo in cui tubercolosi e polmonite erano tra le principali cause di morte, l’eroina – rallentando la respirazione e consentendo agli ammalati riposanti notti di sonno – ebbe subito grande successo.

Gli effetti collaterali
Nel 1899 la Bayer produceva una tonnellata all’anno di eroina e la esportava in 23 paesi, sotto forma di pastiglie, caramelle, sciroppi e compresse solubili. Ma proprio in quell’anno alcuni ricercatori notarono che alcuni pazienti presentavano scarsa tolleranza alla droga. Nel 1902, quando la vendita dell’eroina rappresentava il 5% del profitto della Bayer, furono riscontrati casi di evidente dipendenza da eroina, mentre cresceva la coscienza dei suoi pericolosi effetti collaterali. Nei successivi dieci anni si compresero fino in fondo le conseguenze dell’eroina.

Conseguenze desiderate
L’eroina dà uno stato di benessere diffuso che si accompagna alla scomparsa di angosce, timori e all’annullamento del dolore fisico. Chi assume eroina va alla ricerca in particolare del flash, una sensazione improvvisa e acuta di euforia, benessere e calore.

Conseguenze indesiderate
Anche l’assunzione di poche dosi genera rapidamente una dipendenza fisica e psichica, richiede un aumento del dosaggio e genera crisi d’astinenza. L’uso continuo provoca la scomparsa degli effetti piacevoli, fino ad arrivare all’assunzione dell’eroina semplicemente per restare normale e combattere la crisi d’astinenza. Sotto il profilo fisico, si assiste poi al decadimento dello stato generale di salute. Si abbassano le difese immunitarie con conseguente debolezza dell’organismo che diventa facile preda delle più diverse malattie. A ciò si aggiungano carie e perdita di denti, flebiti, ascessi. In poco tempo l’individuo che fa uso di eroina perde ogni interesse sociale e l’unica preoccupazione della sua vita diventa il procurarsi l’eroina.

Meglio l’aspirina, dunque
Ben presto, dunque, i dirigenti della Bayer si resero conto degli effetti devastanti dell’eroina e compresero che questo nuovo «medicinale» non sarebbe stato quella grande fonte di guadagno che avevano sperato. Per loro fortuna, gli studi sull’aspirina, nonostante la prima bocciatura da parte di Dreser, non erano stati abbandonati e il nuovo prodotto, registrato già nel 1899, ebbe subito un enorme successo, soppiantando l’eroina come fonte di guadagno per la Bayer. Nel 1913 fu sospesa la produzione di eroina, il cui uso senza prescrizione fu vietato nel 1914. Nel 1919 fu dichiarata illegale anche la prescrizione ai tossicodipendenti.
Alla Bayer ora non interessava più questo prodotto (guadagnava di più con la nuova arrivata aspirina, i cui proventi costituivano il 60% dei suoi introiti) ma ormai l'eroina era stata inventata, con conseguenze che arrivano drammaticamente fino ai giorni nostri.

I giorni nostri
Alcuni documenti diffusi dalla polizia federale canadese nel 2007, hanno rivelato che secondo l'eroina di provenienza afghana starebbe invadendo il Paese degli aceri e l'America settentrionale. Stando ai documenti del ministero della Difesa e di quello degli Esteri, l'eroina prodotta in Afghanistan sta ora minacciando direttamente i canadesi, visto che il 60 per cento della droga sulle strade e' distribuita dai produttori di Kabul.
Una situazione tanto piu' ironica se si considera che per combattere la produzione dell'eroina in Afghanistan, Ottawa ha speso finora quasi 600 milioni di dollari: gli esperti sostengono che l'Afghanistan non ha mai prodotto cosi' tanta eroina come in questi anni di occupazione per motivi di "pace": il 92 per cento di tutta l'eroina prodotta nel mondo!
Meditate gente, meditate...

---------> Fonte:
L. Forti “L’eroina compie cento anni” (1998)

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